Le specie italiane incluse nell’Accordo

Le specie italiane


In Italia sono state finora segnalate 34 specie appartenenti a undici generi e quattro famiglie. Oltre a queste si contano due segnalazioni storiche (Rhinolophus blasii e Myotis dasycneme) ancora non riconfermate in tempi recenti. Infine è segnalata anche la presenza del Vespertilio dorato Myotis aurascens ma si tratta di una specie individuata esclusivamente su base morfologica la cui validità non è ancora stata confermata dalle analisi molecolari.

 

Legenda


Per ogni specie sono riportate alcune misure espresse in millimetri o in grammi. I valori inseriti tra parentesi sono i minimi e i massimi eccezionalmente osservati, mentre i valori che si riscontrano normalmente sono indicati fuori parentesi. Sono state scelte le misurazioni ritenute sufficienti a fornire al lettore un'idea delle dimensioni reali delle diverse specie.

Lunghezza del corpo: va dall'apice del muso all'ano dell'animale, escludendo la coda.

Lunghezza della coda: va dalla sua base alla punta. Tutti i pipistrelli europei presentano una membrana che include la coda, totalmente in quasi tutte le specie, oppure solo in parte come nel Molosso di Cestoni.

Avambraccio: va dal gomito al polso ed è particolarmente ben identificabile quando l'animale ha le ali chiuse.

Apertura alare: è la distanza fra le estremità delle due ali aperte.

Peso: è misurato in grammi.

 

Famiglia dei Rinolofidi


Devono il loro nome alla particolare struttura cartilaginea che si sviluppa attorno alle narici e che assume una forma a “ferro di cavallo”. Tale processo nasale svolge un’importante funzione nel direzionare le onde ultrasonore che in questi chirotteri vengono emesse dalle narici.

 

Genere Rhinolophus

 

Famiglia dei Vespertilionidi


È la famiglia maggiormente rappresentata, con 8 generi e 29 specie. A differenza dei Rinolofidi i Vespertilionidi presentano un’appendice cartilaginea alla base del padiglione auricolare denominata trago che ha una funzione nella ricezione dell’eco degli ultrasuoni. Ad eccezione del genere Plecotus, che emette ultrasuoni dal naso, tutte le altre specie li emettono dalla bocca. Il muso dei Vespertilionidi è comunque sempre semplice, ossia privo dei processi nasali che caratterizzano i Rinolofidi.

 

Genere Barbastella

 

Genere Eptesicus

 

Genere Hypsugo

 

Genere Myotis

 

Genere Nyctalus

 

Genere Pipistrellus

 

Genere Plecotus

 

Genere Vespertilio

 

Famiglia dei Miniotteridi


In Italia e in Europa è rappresentata da una sola specie. I Miniotteridi, come i Vespertilionidi, hanno il muso semplice e orecchie provviste di trago. Come particolarità presentano orecchie molto e piccole e, nel terzo dito della mano, una falange molto lunga che conferisce all’ala la sua caratteristica forma allungata e stretta.

 

Genere Miniopterus

 

Famiglia dei Molossidi


In Italia e in Europa è rappresentata da una sola specie. I Molossidi, come i Vespertilionidi, hanno il muso semplice e orecchie provviste di trago. La caratteristica che li rende immediatamente distinguibili è l'estremità distale della coda che si presenta libera per non meno di 1,5 cm dalla membrana alare che unisce le zampe posteriori alla coda stessa, cosa che non si verifica in nessun’altra famiglia di chirotteri europei.

 

Genere Tadarida

 


Ringraziamenti

La compilazione delle schede è stata possibile grazie al contributo di diversi autori.

In particolare si ringraziano:

Bertozzi Massimo (Rinolofo Eurìale)

Dondini Gianna (Nottola di Leisler e Nottola gigante)

Martinoli Adriano (Orecchione alpino)

Mucedda Mauro (Orecchione sardo, Rinolofo di Mehely, Vespertilio Maggiore, Vespertilio maghrebino, oltre a consigli su Vespertilio di Bechstein, Vespertilio di Natterer e Vespertilio minore)

Russo Danilo (Barbastello, Pipistrello nano, Pipistrello pigmeo)

Salicini Irene (Serotino)

Vergari Simone (Nottola di Leisler e Nottola gigante)

 


Bibliografia consultata

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Ultimo aggiornamento 27.09.2013