Regolamento Imballaggi, il viceministro Gava: “Compromesso è un eufemismo, nuovo testo è peggiorativo”

Regolamento Imballaggi

“La proposta di Regolamento per la gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio appare ancora lontana dal definire un quadro realistico e soprattutto sostenibile”. Così il viceministro all’Ambiente e Sicurezza energetica Vannia Gava sul testo di compromesso che la Svezia, al termine del semestre di presidenza del Consiglio UE, ha presentato oggi al working party preparatorio dei lavori del Consiglio Ambiente.

“Definirlo compromesso appare un eufemismo se si considera che il testo continua a presentare numerosi punti irricevibili, quasi peggiorativi rispetto alla precedenza bozza. Non è ancora riconosciuto, ad esempio, lo sforzo dell’Italia che ha dato risultati molto promettenti per l’economia circolare, con un tasso di riciclo al 70%. Mentre, sul piano degli strumenti innovativi, ci aspettiamo più coraggio sulle bio plastiche, che il Regolamento continua a non valorizzare adeguatamente.

Siamo convinti che il riutilizzo non garantisca di per sè il migliore risultato ambientale possibile. Occorre effettuare, caso per caso, valutazioni di fattibilità e di sostenibilità economica lungo l’intero ciclo di vita del prodotto.

La normativa proposta, pertanto, continua a non stimare adeguatamente i benefici ambientali che si potrebbero ottenere  dalla sua applicazione, le conseguenze del nuovo approccio sulla progettazione e produzione degli imballaggi, sul consumo di materie prime, sull’impiego di risorse, sugli aspetti igienico-sanitari e quindi sui rischi del riuso stesso per la salute umana. Per tacere degli effetti che rischiano di abbattersi sulle filiere nazionali degli imballaggi e della gestione dei rifiuti già esistenti” conclude il viceministro.


Ultimo aggiornamento 23.06.2023