Da: Maurizio Brasina [maurizio.brasina@coopitalia.coop.it]
Inviato: mercoledì 10 febbraio 2010 18.08
A: Altera Daniela; m.desantis@politicheagricole.gov.it
Cc: TGalassi@regione.emilia-romagna.it; FMazzini@regione.emilia-romagna.it; Maurizio Zucchi; Claudio Mazzini
Oggetto: "Schema di Piano d’azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari”

Priorità: Alta

             Direzione Qualità Coop Italia
                    Brasina Maurizio
     Tel. 051/596132 cell. 335-7877326


Buonasera,  
Con la presente vorremmo esprimere come Coop Italia alcune considerazioni sul Piano d’azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, in considerazione del forte interesse che riveste la Produzione Integrata per le nostre politiche di vendita.

Come Coop da oltre 22 anni siamo impegnati nella diffusione in campo nazionale e non solo, di metodi di produzione agricola più sostenibili, con minori impatti ambientali, più sicuri per gli agricoltori, con maggiori garanzie igienico sanitarie ed etiche per i consumatori.
Alcuni numeri su quanto ottenuto: 14.000 aziende coinvolte, 116 fornitori, oltre 2.300.000 q.li di prodotto venduto e un fatturato di 429 milioni di euro. (i dati sono disponibili sul sito www.e-coop.it nel documento denominato bilancio sociale)

Non possiamo che condividere i contenuti del PAN, anche noi come azienda richiediamo da tempo l'applicazione di diversi requisiti definiti nel piano di azione; per esempio  la taratura / controllo delle macchine irroratrici, il corretto stoccaggio dei prodotti fitosanitari, il corretto smaltimento dei contenitori vuoti, l'utilizzo dei dispositivi di protezione, ecc.

Inerente i metodi di difesa cogliamo con interesse l'applicazione dei principi della produzione integrata in maniera estensiva  a tutti gli agricoltori, però siamo dell'avviso che sia indispensabile definire con chiarezza due  livelli  ben distinti e separati:
E' su questo secondo livello che come  Coop abbiamo posto la nostra  attenzione mettendo  il nostro marchio di impresa a garanzia delle produzioni, e vorremmo continuare a farlo anche in futuro se ve ne saranno le condizioni.

Se le linea di difesa sarà unica, dovrà essere applicabile da tutti gli agricoltori, ciò potrebbe comportare la perdita delle pratiche più virtuose sotto il profilo ambientale e di sicurezza.

Attraverso   l'applicazione della produzione integrata, sono stati fatti enormi cambiamenti sotto il profilo produttivo, se si livella tutto si rischia di perdere quanto fin qui costruito.

Crediamo che livellare tutto verso in basso non sia interesse  nè degli agricoltori, nè  delle organizzazioni, nè  tantomeno di tutti quegli attori della filiera che della produzione integrata ne hanno fatto una loro distintività; compreso il sistema Coop.

Sotto il profilo della comunicazione e dell'immagine se non si evidenziano le differenze,  si potrebbe rischiare  di vanificare tutti gli investimenti e gli sforzi fatti fino ad oggi dall'agricoltura più avanzata.

Auspichiamo che  quanto sopra esposto possa essere da voi preso in considerazione nell'attuazione e nel coordinamento dello "schema del Piano d’azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari”.

Cogliamo l'occasione per porgere distinti saluti.

Brasina Maurizio



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