L3 - Modelli e strumenti per la transizione verso un’economia circolare

L3 - Modelli e strumenti per la transizione verso un’economia circolare

Per poter arrivare ad un sistema produttivo improntato sull’economia circolare, un modello efficace di governance dovrà necessariamente prevedere il coinvolgimento di tutti i soggetti che, a vario titolo, potrebbero concorrere alla sua definizione (decisori politici, centri di ricerca pubblici e privati, imprese e cittadini, etc.). In tale contesto, il MATTM dovrà operare una duplice azione: recepire e regolamentare le nuove disposizioni europee in tema di economia circolare, adeguandole al contesto nazionale, e, nel contempo, supportare ed affiancare le Amministrazioni regionali e locali nell’attuazione dei nuovi principi al fine di integrarli con la programmazione e la pianificazione sul territorio.

In tale direzione opera la presente Linea di intervento, che vede concentrare l’attenzione su tre ambiti tematici: uno finalizzato a sostenere l’uso efficiente e sostenibile delle risorse, con particolare riguardo all’analisi di flussi di materia e all’integrazione delle policy afferenti all’economia circolare (WP1); uno volto a promuovere Modelli di Gestione Ambientale ed Energetica nelle Pubbliche Amministrazioni (WP2); uno dedicato ai temi della prevenzione e della gestione dei rifiuti (WP3).

Risultati attesi

La proposta contribuisce al raggiungimento delle finalità dell’OT 11 “Rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti interessate e un’amministrazione pubblica efficiente” con particolare riferimento ad azioni di formazione su temi ambientali ritenuti prioritari per la programmazione 2014-2020.

In particolare, con il WP1 si intende:

•   Migliorare la capacità delle Regioni di programmare e gestire i processi di transizione dei sistemi produttivi e territoriali locali verso l’economia circolare attraverso la definizione di strumenti di policy integrata.
•   Migliorare la base delle conoscenze delle Regioni sul consumo e sull’utilizzo delle risorse estratte, importate ed esportate e quindi sugli scambi di materia tra il sistema antropico e l’ambiente.

I risultati attesi dalla realizzazione del WP2 sono:

•   Migliorare la base delle conoscenze delle Regioni e delle amministrazioni locali sulle politiche e gli strumenti per la misura e il monitoraggio delle prestazioni ambientali delle organizzazioni pubbliche attraverso strumenti come l’inventario delle emissioni di gas a effetto serra (Inventario GHG).
•   Migliorare la capacità delle Regioni e delle amministrazioni locali nella raccolta, elaborazione e restituzione dei dati ai fini della compilazione degli inventari GHG per la pianificazione e realizzazione di interventi di riduzione delle emissioni.
•   Incrementare il numero delle Amministrazioni locali e regionali che adottano modelli di gestione ambientale ed energetica efficienti.

Il risultato atteso del WP3 consiste nel rafforzamento della capacità amministrativa e delle competenze settoriali delle Amministrazioni regionali coinvolte nella pianificazione in materia di gestione e prevenzione dei rifiuti al fine dell’adozione e approvazione dei piani di prevenzione e dei Piani di Gestione Regionale dei Rifiuti (PRGR).

 

Contatti
Direzione generale per lo sviluppo sostenibile, per il danno ambientale e per i rapporti con l'Unione europea e gli organismi internazionali (SVI)
Divisione I - Interventi per lo sviluppo sostenibile, danno ambientale ed aspetti legali e gestionali
E-mail: creiamopa.impronta@mase.gov.it

 

 


Ultimo aggiornamento 05.07.2021