Il MiTE al "Dialogo di alto livello sull’Energia"

Il lavoro attivo dell'Italia durante la 76 sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York

A seguito della risoluzione 74/225 dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il Segretario Generale ha convocato per il 24 settembre un Dialogo ad alto livello sull'energia a livello di vertice durante la 76a sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite (UNGA) nel settembre 2021 a New York, con due obiettivi fondamentali: accelerare l'azione SDG71 per il raggiungimento dell'Agenda 2030 e raccogliere gli “impegni volontari” (oltre 130 Energy Compacts1) da parte degli Stati membri e di altre parti interessate2 sotto forma di "patti per l'energia", che definiscono le azioni previste per promuovere un'energia clean e a prezzi accessibili per tutti entro il 2030 e zero emissioni nette entro il 2050.

Il Dialogo rappresenta in più di 40 anni il primo incontro globale dedicato esclusivamente alle questioni energetiche sotto gli auspici dell'Assemblea Generale dalla Conferenza delle Nazioni Unite sulle fonti di energia nuove e rinnovabili tenutasi a Nairobi nel 1981. Rappresenta un'opportunità storica per fornire un'azione di trasformazione nei primi anni del decennio d'azione per realizzare gli SDGs e sostenere l'attuazione dell'accordo di Parigi.

Il dialogo ha riunito capi di Stato e di governo, nonché leader di imprese, fondazioni e organizzazioni internazionali, della società civile e giovanili, per mobilitare impegni e azioni. Oltre 100 Stati membri hanno preso parte all’evento.

Imprese, paesi e tutte gli stakeholder interessati hanno istituito dei patti energetici (Energy Compacts) che possano contribuire a fornire 25 GW di capacità di idrogeno verde entro il 2026, verso i 500-1000 GW richiesti entro il 2030, in linea con il Climate Action Pathway on Green Hydrogen del partenariato delle Nazioni Unite a Marrakech per un settore energetico compatibile a 1,5 gradi entro il 2050.

Una volta approvati3, gli “Energy Compacts", in grado di dettagliare il livello di ambizione nel raggiungimento di diversi punti (accesso universale, rinnovabili, efficienza energetica...), i risultati chiave, tappe fondamentali e tempi di attuazione al 2030 e l'impatto delle misure basate su chiari schemi di monitoraggio, sono stati pubblicati sul sito ONU e lanciati a margine della UNGA di settembre scorso. 

Il Catalogo Green Hydrogen Compacts è il risultato della coalizione guidata dai governi di Danimarca, Cile e Germania come campioni globali per la transizione energetica, in collaborazione con IRENA e il World Economic Forum. Esso rappresenta la raccolta degli Energy Compacts di governi nazionali e subnazionali, imprese e organizzazioni internazionali che contribuiscono allo sviluppo di tecnologie dell'idrogeno verde come soluzioni praticabili per un futuro a zero emissioni. I partner, riunendo i loro patti energetici in questo catalogo, mirano a evidenziare la necessità di un'azione urgente e collettiva da parte di una moltitudine di parti interessate, che continua attraverso il Decennio di Azione per raggiungere gli obiettivi globali.

L’Italia, quale parte del UN High Level Dialogue on Energy4, con il Ministro Cingolani nel ruolo di Champion per Investments and Finance5 (su un tot. di 30 Global Champions), ha scelto l’idrogeno verde6 valorizzando il lavoro finora svolto per l’idrogeno con la Strategia nazionale.

La Direzione generale ISSEG del MiTE ha lavorato in prima linea per la stesura del Green Hydrogen Compact (approvato a metà settembre) attraverso l’elaborazione dei form Energy Compact Italy e SDG7 Energy Compact template7 all’interno dei quali, attraverso i principi della Strategia Europea per l’Idrogeno lanciata nel luglio 2020, si è sottolineata l’urgenza di misure attuative immediate mirate all’aumento degli investimenti necessari a supportare le tecnologie e le energie rinnovabili in grado di superare le sfide climatiche più complesse su scala globale. Strategia Italiana idrogeno, il Piano Nazionale Energia e Clima (2030) e nella Strategia di Lungo Termine (2050) individuano un'architettura composita di programmi e progetti su scala crescente che coniugano decarbonizzazione, sostenibilità economica e sociale. Fondamentale, inoltre, il ruolo della Ricerca e Innovazione per la quale il Governo italiano ha adottato quattro diverse misure a sostegno dello sviluppo dell'idrogeno: il Piano Nazionale di Ricerca&Sviluppo, la Missione Innovazione 2.0, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e gli Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo (IPCEI).

Link utili:



Note:

(1) SDG 7 - Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni.

(2) Energy Compacts UNGA: Energy Access: Energy Transition; Innovation and technology and data; Finance and Investment; Enabling SDGs through inclusive and just transition. - https://www.un.org/sites/un2.un.org/files/energy_compacts_in_spotlight_hlde_mtf.pdf

(3) Governi nazionali e locali, imprese, organizzazioni internazionali, ONG, reti giovanili e altri.

(4) In collaborazione con l’organizzazione internazionale SEforALL.

(5) https://www.un.org/en/hlde-2021/page/high-level-dialogue-energy-announced-24-september

(6) Intervento di apertura al Ministerial Thematic Forum (25/6/21): https://italyun.esteri.it/rappresentanza_onu/it/comunicazione/archivio-news/2021/06/2021-ministerial-thematic-forums.html

(7) Da parte Maeci daranno tutta la pubblicità del caso via Rap ONU NY al compact italiano sull’idrogeno


Ultimo aggiornamento 19.10.2021