Il MITE agli “Incontri con l’Africa” per un accesso universale e sostenibile all’energia

Il 7 e l’8 ottobre 2021 si è tenuta a Roma la terza edizione della Conferenza Ministeriale Italia – Africa dal titolo “Incontri con l’Africa”, promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale

L’evento ha visto la partecipazione delle delegazioni di circa 50 Paesi africani, oltre alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani.

La Direzione generale per le infrastrutture e la sicurezza dei sistemi energetici e geominerari (ISSEG), nell’ambito delle attività relative alle relazioni comunitarie e internazionali in materia di energia, si è fatta partecipe dell’iniziativa promuovendo le tematiche correlate alle sfide energetiche, climatiche, ambientali e allo sviluppo sostenibile del Continente africano.

La DGISSEG ha contribuito, in particolare, attraverso lo sviluppo, la definizione e l’elaborazione dei contenuti del Concept Paper dell’iniziativa, nonché nell’articolazione dei quattro panel tematici interattivi: 1) “Renewable Revolution”; 2) “Shaping the Energy Future of Africa”; 3) “Sustainable and green finance: a road towards a more inclusive future” e 4) “Moving forward together: towards an inclusive society for women and youth”.

Il Ministro Cingolani, intervenuto nel panel “Shaping the Energy Future of Africa”, ha evidenziato come la transizione energetica e climatica dell'Africa si baserà sul ruolo chiave delle tecnologie pulite, oltre che sullo sviluppo di adeguate condizioni normative e modelli di business abilitanti per favorire gli investimenti.

Le caratteristiche naturali dell'Africa permettono, infatti, di sfruttare appieno il grande potenziale offerto dalle tecnologie energetiche pulite, sia su larga scala che off-grid, sia onshore che offshore. Oggi, le tecnologie eoliche o solari possono generare elettricità a costi contenuti. Le risorse rinnovabili rappresentano infatti il mezzo ideale per fornire accesso all’elettricità a tutti gli africani e per garantire la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, più resiliente e più sostenibile.

Il potenziale di energia rinnovabile dell'Africa offre anche l'opportunità di creare occupazione, stimolare l'industrializzazione e dare il via a una crescita socioeconomica più ampia e inclusiva, supportando così i paesi africani nei loro impegni propri del contesto degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

Una delle sfide più rilevanti sarà rappresentata dall’orientare investimenti internazionali verso lo sviluppo di soluzioni basate su tecnologie energetiche pulite, innovative e sostenibili, evitando tecnologie inefficienti non in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione e contribuendo a mettere in campo soluzioni innovative e sostenibili a livello globale, come le microgrid che combinano l’utilizzo di sistemi di storage con le rinnovabili, oltre le tecnologie energetiche più all’avanguardia come l’idrogeno pulito.

Come altresì ricordato dal Ministro Cingolani, è necessario che la transizione energetica proceda di pari passo con una transizione digitale e culturale, in cui sarà opportuno coinvolgere i giovani (il cui ruolo essenziale è stato recentemente evidenziato dall'evento "Youth4Climate" di Milano, a cui hanno preso parte circa 400 giovani, anche provenienti dai Paesi africani).

L’Africa è tra le aree del mondo che subiscono più duramente le conseguenze climatiche e al tempo stesso tra quelle meno responsabili delle cause che concorrono alla crisi che il pianeta sta attraversando. Sommate, le emissioni dei 54 Paesi africani rappresentano infatti l’1% delle emissioni globali, mentre in Africa si trovano cinque su dieci dei Paesi più colpiti al mondo dagli effetti dei cambiamenti climatici quali inondazioni, desertificazione e incendi. Inoltre, la popolazione africana sta crescendo rapidamente, dal 2000 è aumentata di mezzo miliardo. Le sue economie hanno il potenziale per fare lo stesso e anche la domanda di energia è destinata a crescere molto velocemente. L'Africa, nonostante sia anche un importante fornitore di energia, deve far fronte a sfide significative, tra cui quella dell’accesso universale all’energia.

L’iniziativa “Incontri con l’Africa” si è inserita nel quadro della Presidenza italiana del G20 e del partenariato con il Regno Unito per la COP 26. La necessità di stimolare una transizione verso le energie pulite che non lasci indietro nessuno è stata particolarmente rilevante in questo anno complesso a livello mondiale, in cui prosegue in maniera disomogenea nel mondo la lotta contro la pandemia. Ciò si è riflesso anche sul lavoro intenso effettuato nel corso del 2021 dalla DGISSEG nell’ambito della Presidenza italiana del G20, attraverso le attività della Divisione II e tradotto in oltre 20 iniziative tra Gruppi di lavoro, Collateral Events, Riunioni di Negoziato, per contribuire ad avanzare verso l’eradicazione della povertà energetica e verso un accesso universale e sostenibile all’energia.

In tale contesto, la Divisione II della DGISSEG, tra i vari temi strategici, ha messo al centro dei lavori del G20, il tema dell’energy poverty promuovendo la definizione di un action plan e l’identificazione di azioni volontarie per l’eradicazione della povertà energetica adottate dai Paesi G20 al fine di promuovere una transizione energetica pulita che sia equa e inclusiva, senza lasciare indietro nessuno.


Ultimo aggiornamento 19.11.2021