Il Ministro Cingolani al Consiglio Europeo Ambiente del 20/12/2021

 

Trascrizione degli interventi

 

 

Grazie presidente e grazie per i temi di cui stiamo discutendo.

Considerando la domanda relativa al Fit for 55, l’ambizione deve essere alta. Non solo perché necessaria ma anche perché bisogna mantenere una forte leadership europea. L’ambizione però deve essere sostenibile. I prezzi dell’energia hanno dei punti di partenza diversi, come i mix energetici e le dimensioni industriali degli stati membri. Bisogna trovare una certa flessibilità per queste compensazioni. Per paesi grandi con grandi industrie manifatturiere un cambiamento veloce e grande può essere complicato, mentre per altri paesi non lo sarà. È come un principio di inerzia, girare con un camion richiede maggiore tempo rispetto a farlo con una macchina.

In merito ai cinque punti di cui stiamo discutendo oggi, bisogna valutare attentamente l’impatto sociale sugli strati più vulnerabili, le piccole imprese, la forza lavoro e anche nella classe media dei singoli paesi. Non dobbiamo dimenticare questo importante punto.

Raccomanderei una discussione integrata e comprensiva riguardo l’ITS, che include applicazioni a edifici e trasporti. Dobbiamo condividere gli sforzi per il raggiungimento di regole comuni, che riguardano stati membri che hanno differenti livelli di PIL e insieme dobbiamo discutere dei livelli del carbonio. Questo punto oggi non è in agenda ma è un obiettivo chiave per raggiungere la decarbonizzazione in futuro.

Ci sono tre cose da dover discutere insieme, così da agevolare il raggiungimento di una soluzione globale al problema. Le tre cose sono connesse e chiaramente con il supporto della presidenza francese vogliamo completare una sfida difficile per raggiungere in tre mesi un target che sia realizzabile da tutti noi.

Riguardo il regolamento LULUCF, ci piace l’idea di avere un frame regolatore per l’uso e il restauro del suolo. L’Italia al momento è un territorio complesso con una massiccia industria agricola. Per questo motivo stiamo effettuando un grande investimento nel ristoro delle terre, nella riforestazione, nella preservazione delle acque e del rischio idrologico. Questo perché capiamo l’importanza di avere un territorio sano per la decarbonizzazione, ma capiamo che questo processo debba adattarsi a differenti realtà e condizioni per questo è utile proseguire questo discorso anche nelle prossime settimane e nei prossimi mesi per trovare conclusioni comuni.

Riguardo il settore delle automobili, l’Italia è una delle manifatture più grandi nella componentistica dei veicoli ed è importante considerare sia l’impatto della decarbonizzazione sia l’impatto sociale nel mettere in atto un phase out entro il 2035. Voglio chiarire che noi ci basiamo sulla valutazione di tutto il ciclo produttivo, che è differente dal processo di vendita alla messa in strada.

Consideriamo seriamente la neutralità tecnologica, compresa quella dei combustibili come possibili soluzioni momentanea per la transizione. Per il fondo climatico stiamo lavorando a questa analisi e nelle prossime settimane condivideremo le nostre conclusioni con tutti i membri e la presidenza francese. Sono sicuro che troveremo qualcosa di utile per tutti.

In merito al dibattito sulle batterie, volevamo ringraziare e riconoscere i passi avanti che sono stati fatti su questioni che sono comunque aperte e confermiamo l’impegno a collaborare attivamente al negoziato. È fondamentale che l’intero ciclo di vita delle batterie sia oggetto di una disciplina organica che tenga conto della necessità di fornire un quadro uniforme a tutti gli operatori economici europei e del settore, ma allo stesso tempo contribuisca a ridurre gli impatti ambientali e sociali in tutte le fasi del ciclo di vita delle batterie.

In un quadro di forte ambizione come quello proposto, tempi e scadenze previste devono essere realistici per poter essere rispettati dai diversi soggetti. Su questo punto i lavori del Consiglio sembrano andare nella giusta direzione.

Sulle modalità proposte per l’evoluzione delle prescrizioni, confermiamo la preoccupazione per l’esteso ricorso agli atti delegati. Gli stati membri devono essere pienamente coinvolti in tutte le questioni che concernono la metodologia, la definizione e la revisione dei diversi target previsti dal regolamento.

In merito alla strategia comune per il 2050, crediamo sarebbe utile inserire nella strategia comune dei suoli un punto che comprenda tutti gli ecosistemi e tutti i servizi, magari anche con un glossario che identifichi tutti i tipi di terreno. Questo per avere una visione comune dei vari aspetti dei suoli per agevolarne la tracciabilità, come diceva anche il collega olandese, che sarebbe molto utile per tutti.

Apprezziamo l’uso di questa strategia che tiene conto delle minacce, della contaminazione, del degrado della materia organica e della perdita delle diversità, però proponiamo di includere anche la salinizzazione che è un problema serio sia in termini di salinizzazione dell’acqua che dei suoli per la sicurezza e la qualità del cibo. Bisogna migliorare la rete europea per il monitoraggio dei suoli e definire delle soglie comuni per classificare i livelli di degrado, questo sarebbe utile per tutta la comunità.

In merito alla seconda questione posta anche da lei Presidente, è urgente sviluppare un quadro legislativo per la protezione dei suoli. L’Italia in particolare ha una geomorfologia molto complessa e capire la disponibilità dei suoli è un lavoro difficile. Il quadro dovrebbe includere tutte le misure di economia circolare per preservare i suoli, guardando al target di raggiungere il net zero delle zone degradate che dovrà essere l’obiettivo per il ripristino delle zone contaminate nel prossimo decennio.

Abbiamo investito molto negli ultimi vent’anni e metteremo in atto un’azione massiccia di bonifica, agricoltura sostenibile, riforestazione, protezione delle acque e del suolo anche tramite il Recovery Plan. Poi per ogni azione di transizione pensiamo che questo quadro legislativo così complesso debba lasciare tempo sufficiente a tutti gli stati membri per essere adattato e attuato. Non è facile ma è ovviamente urgente.

 

Grazie a tutti.


Ultimo aggiornamento 23.12.2021