Direzione generale uso sostenibile del suolo e delle risorse idriche (USSRI)

Direttore generale: Dott. Giuseppe Lo Presti

· E-mail: USSRI-UDG@Mase.Gov.it

· Indirizzo Pec: USSRI@Pec.Mite.Gov.it

· Telefono: 06-5722.3001 – 3002 – 3004 – 5302 – 5303 – 5306 – 5394

Capo della Segreteria: Alessandra Borgo

· E-mail: Borgo.Alessandra@Mase.Gov.it

· Telefono: 06-5722.3001

 


La Direzione generale uso sostenibile del suolo e delle risorse idriche (USSRI) svolge le funzioni attribuite al Ministero nei seguenti ambiti:

  • definizione e attuazione delle politiche di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico, ivi inclusa la realizzazione di interventi diretti a rimuovere le situazioni a più elevato rischio idrogeologico;
  • definizione e attuazione delle politiche per l'uso eco-compatibile del suolo e per il contrasto alla desertificazione;  
  • definizione e attuazione delle politiche per l'uso sostenibile delle risorse idriche;
  • supporto, per il tramite dell'Ufficio di Gabinetto, alla partecipazione del Ministro alle Autorità di distretto; indirizzo e coordinamento dell’attività dei rappresentanti del Ministero negli organismi tecnici delle Autorità di  distretto; monitoraggio e verifica delle attività delle Autorità di distretto e delle misure di salvaguardia e dei piani da esse adottati;  
  • definizione dei piani di gestione delle acque e prevenzione del rischio alluvioni;
  • attività inerenti alla  protezione delle infrastrutture critiche da minacce fisiche e cibernetiche; nell'ambito delle proprie competenze, supporto alla ITC relativamente all'applicazione del decreto legislativo 18 maggio 2018, n. 65;
  • gestione dei procedimenti di messa in sicurezza e bonifica dei Siti di Interesse Nazionale, anche in coordinamento con  le  gestioni commissariali; gestione  del  relativo  contenzioso,  monitoraggio  e controllo degli interventi;
  • finanziamento  degli  interventi  di  messa  in  sicurezza  e bonifica ambientale per i siti orfani;  
  • programmazione, monitoraggio e controllo degli  interventi  di bonifica in materia di amianto;  
  • definizione dei criteri per individuazione dei siti inquinati, per la messa in sicurezza, la caratterizzazione,  la  bonifica  e  la riqualificazione dei siti;
  • titolarità ed esercizio  delle  azioni  di  risarcimento  del danno ambientale avvalendosi del supporto  dell'ISPRA  nonché'  delle informazioni trasmesse dagli uffici territoriali del Governo e  dalle Direzioni generali;
  • collaborazione con la AEI nella partecipazione alla formazione delle politiche e delle decisioni dell'UE; attuazione della normativa europea sul piano interno  nelle  materie  di  competenza;  cura  dei rapporti  con  gli  organismi internazionali nelle materie di competenza; attuazione della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite per lotta alla desertificazione e dei  programmi intergovernativi idrogeologici nell'ambito dell'UNESCO e quelli relativi all'acqua, dando informativa alla AEI; supporto all'Ufficio legislativo e alla AEI nelle attività relative alle procedure d'infrazione e alle fasi di precontenzioso curando le attività istruttorie nelle materie di competenza;  
  • esercizio delle  funzioni di autorità di gestione dei programmi operativi nazionali, finanziati con il contributo dei fondi strutturali e di investimento europei e nella  titolarità del Ministero, in materia ambientale;
  • cura degli aspetti connessi alla gestione del geoportale nazionale in termini di servizi all'utenza e profili di competenza.

 

Per l’espletamento dei compiti ad essa demandati, la Direzione è articolata nei seguenti nove uffici di livello dirigenziale non generale:

Divisione I – Politiche per la prevenzione dei rischi e adattamento del territorio ai cambiamenti climatici

Dirigente:

  1. Coordinamento, elaborazione delle strategie nazionali, promozione di iniziative ed individuazione di strumenti di intervento idonei a governare gli effetti dei cambiamenti climatici sull’assetto idrogeologico, sia sotto il profilo della mitigazione che sotto quello dell’adattamento;
  2. Gestione degli interventi finanziati a valere sulle politiche di coesione, finalizzati alla prevenzione del rischio e del cambiamento climatico;
  3. Gestione dei programmi di intervento per l’adattamento ai cambiamenti climatici in ambito urbano;
  4. Supporto alle politiche nazionali relative al contributo climatico, con riferimento agli interventi per la realizzazione, manutenzione e rinaturalizzazione di infrastrutture verdi, in raccordo con la Direzione generale economia circolare (EC) e la Direzione generale patrimonio naturalistico e mare (PNM);
  5. Collaborazione con gli uffici del Capo dipartimento per il coordinamento dei contribuiti per la partecipazione del Ministro al Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS), al Comitato interministeriale per la transizione ecologica (CITE) e agli altri comitati interministeriali, comunque denominati, operanti presso la Presidenza del Consiglio dei ministri;
  6. Coordinamento della partecipazione delle divisioni alle attività delle politiche di coesione, degli strumenti finanziari europei, della programmazione regionale unitaria ed ogni altro fondo europeo di competenza della Direzione generale;
  7. Coordinamento delle divisioni per la formulazione di proposte normative, ivi comprese quelle relative al recepimento della normativa dell’Unione Europea;
  8. Partecipazione al Nucleo di valutazione degli atti dell’Unione europea (NUE) e coordinamento delle attività necessarie per prevenire e risolvere le procedure d’infrazione di competenza della direzione generale, in raccordo con la Direzione generale attività europea ed internazionale (AEI);
  9. Coordinamento delle divisioni per l’esame delle leggi regionali ai fini della valutazione della legittimità costituzionale;
  10. Coordinamento delle divisioni per la formulazione delle proposte di previsione per il bilancio annuale e pluriennale, della nota integrativa, del budget economico, degli assestamenti e delle variazioni di bilancio, nonché degli atti concernenti le rilevazioni periodiche di contabilità economico-gestionale e il rendiconto della Direzione generale;
  11. Coordinamento della gestione contabile delle risorse finanziarie e supporto alla programmazione dei capitoli di bilancio delegati ai titolari delle divisioni; individuazione del fabbisogno relativo all’acquisizione di beni e servizi in gestione unificata e gestione degli acquisti di beni e servizi per le parti non attribuite in gestione unificata, in raccordo con la Direzione generale risorse umane e acquisti (RUA) e la Direzione generale innovazione tecnologica e comunicazione (ITC);
  12. Cura dei sistemi gestionali e supporto alla programmazione operativa per gli uffici della Direzione generale;
  13. Supporto al Direttore generale per le attività connesse alla pianificazione strategica, alla programmazione operativa, al sistema di misurazione e valutazione delle performance organizzative e individuali, al controllo di gestione, alla rendicontazione dell’attuazione del programma di governo e della Direttiva generale del Ministro;
  14. Coordinamento dell’attuazione, da parte della Direzione, degli adempimenti di competenza in materia di prevenzione e repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione e di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, e cura degli obblighi di trasparenza di competenza della Direzione e dei suoi uffici;
  15. Gestione degli archivi e dei flussi documentali, inclusa la tenuta del protocollo informatico, per quanto di competenza della Direzione generale, sulla base delle linee comuni indicate dalla Direzione generale innovazione tecnologica e comunicazione (ITC); attività di gestione del personale della segreteria del Direttore generale; Supporto al Direttore generale per la partecipazione alla Conferenza dei dipartimenti e delle direzioni generali.

 

Divisione II – Valutazione, prevenzione, mitigazione e monitoraggio integrato del rischio idrogeologico

Dirigente: Dott. Giuseppe Travìa

  1. Programmazione, finanziamento e controllo degli interventi di risanamento idrogeologico del territorio e per la prevenzione dei fenomeni di dissesto idrogeologico, ivi incluso il coordinamento delle fasi relative alla programmazione e alla realizzazione degli interventi diretti a rimuovere le situazioni a più elevato rischio idrogeologico;
  2. Verifica della realizzazione degli interventi diretti a rimuovere le situazioni a più elevato rischio idrogeologico, nonché controllo e monitoraggio dell’utilizzo delle risorse assegnate agli enti beneficiari e riprogrammazione o revoca delle stesse, anche tramite partecipazione a Comitati di sorveglianza e Tavoli di coordinamento.
  3. Monitoraggio dello stato di avanzamento dei programmi e valutazione degli effetti conseguenti all’esecuzione dei piani, dei programmi e dei progetti su scala nazionale di opere nel settore del risanamento idrogeologico;
  4. Monitoraggio degli interventi sviluppati per superare situazioni di crisi nelle materie di competenza;
  5. Predisposizione degli atti da sottoporre al CIPE e alle Conferenze di cui al d.lgs. n. 281 del 1997 in tema di prevenzione, mitigazione e monitoraggio integrato del rischio idrogeologico, e programmazione degli interventi relativi a “Piani straordinari” previsti da leggi di settore;
  6. Determinazione dei criteri, metodi e standard di raccolta e di trattamento dei dati necessari per lo svolgimento delle attività di risanamento idrogeologico, nonché definizione delle modalità di coordinamento con il Servizio Geologico d’Italia presso l’ISPRA e gli altri soggetti pubblici operanti nel settore;
  7. Definizione degli indirizzi per l’accertamento e lo studio degli elementi dell’ambiente fisico e delle condizioni generali di rischio.

 

Divisione III – Analisi, valutazione e contrasto al consumo di suolo

Dirigente ad interim: Ing. Silvano Pecora

  1. Programmazione, finanziamento e controllo degli interventi per il contrasto al consumo del suolo;
  2. Collaborazione coi soggetti pubblici operanti nel settore della difesa del suolo, anche ai fini della predisposizione della relazione sull’uso del suolo e sulle condizioni dell’assetto idrogeologico e delle relazioni sullo stato di attuazione dei programmi triennali d’intervento;
  3. Predisposizione delle azioni di carattere conoscitivo finalizzate ad assicurare il risanamento idrogeologico del territorio, e definizione, d’intesa con la Direzione generale patrimonio naturalistico e mare (PNM), delle linee fondamentali dell’assetto del territorio nazionale, in relazione alle trasformazioni prodotte dalle reti infrastrutturali e dalle opere di competenza statale;
  4. Partecipazione e cura dell’attuazione della Convenzione internazionale sulla desertificazione e la siccità e di ogni altro accordo internazionale in materia di difesa del suolo, in raccordo con la Direzione generale attività europea ed internazionale (AEI), e supporto ai relativi meccanismi attuativi in Italia anche nel coordinamento con le altre amministrazioni centrali e periferiche;
  5. Collaborazione coi soggetti pubblici operanti nel settore del contrasto al consumo del suolo e monitoraggio degli interventi sviluppati per superare situazioni di crisi nelle materie di competenza;
  6. Gestione delle competenze in materia di cave e torbiere, e predisposizione delle azioni di carattere conoscitivo finalizzate ad assicurare la tutela del suolo;
  7. Determinazione dei criteri, metodi e standard di raccolta e di trattamento dei dati necessari per lo svolgimento delle attività di tutela del suolo, nonché definizione delle modalità di coordinamento con il Servizio Geologico d’Italia presso l’ISPRA e gli altri soggetti pubblici operanti nel settore;
  8. Definizione di proposte per lo sviluppo dei sistemi per l’informazione geografica, la geolocalizzazione e il telerilevamento e lo studio degli elementi dell’ambiente fisico e delle condizioni generali di rischio, anche ai fini di supporto delle attività di pianificazione dei distretti e di individuazione delle relative misure, a supporto della Direzione generale innovazione tecnologica e comunicazione (ITC);
  9. Attuazione della direttiva INSPIRE e gestione delle attività del Geoportale Nazionale ed erogazione dei relativi servizi; supporto alla Direzione generale innovazione tecnologica e comunicazione (ITC) per l’individuazione dei profili informatici dell’infrastruttura del Geoportale nazionale.

 

Divisione IV – Governance di bacino e coordinamento delle Autorità di bacino distrettuale

Dirigente: Ing. Silvano Pecora

  1. Supporto allo svolgimento delle funzioni spettanti al Ministero per il funzionamento delle autorità di bacino distrettuali per gli aspetti relativi alla gestione del rischio alluvioni, al dissesto idrogeologico e alla lotta alla desertificazione, e monitoraggio dei programmi triennali di intervento anche al fine della quantificazione dei relativi fabbisogni finanziari;
  2. Supporto alla partecipazione del Ministro, o del Sottosegretario delegato, agli organi afferenti alle autorità di bacino, indirizzo e coordinamento dell’attività dei rappresentanti del Ministero negli organismi tecnici delle autorità di bacino;
  3. Coordinamento dei distretti idrografici nelle attività di pianificazione, programmazione e rendicontazione alla Commissione europea per l’attuazione del Piano gestione rischio alluvioni e per il Piano gestione acque ed istruttoria degli atti per la gestione delle risorse finanziarie destinate alle autorità di bacino in collaborazione con gli uffici competenti della Direzione;
  4. Monitoraggio delle misure di salvaguardia contenute nei Piani di gestione del rischio alluvioni e delle misure dei Piani di gestione delle acque, e ogni altra attività di gestione e attuazione connessa alla Direttiva 2007/60/CE e Direttiva 2000/60/CE;
  5. Determinazione dei criteri metodologici per l’acquisizione e l’elaborazione di dati conoscitivi e per la predisposizione e l’attuazione dei piani di gestione dei distretti idrografici da parte delle autorità di bacino e delle regioni; adozione di indirizzi, linee guida e norme tecniche generali per la conservazione, la razionale utilizzazione delle risorse idriche nonché per il coordinamento, ad ogni livello di pianificazione, delle funzioni inerenti gli usi delle risorse idriche;
  6. Individuazione dei criteri e degli indirizzi per l’integrazione e l’aggiornamento degli strumenti pianificatori in materia di difesa del suolo e tutela delle acque, e monitoraggio degli interventi sviluppati per superare situazioni di crisi nelle materie di competenza;
  7. Individuazione di linee direttive per la definizione delle aree di pertinenza dei corpi idrici e per la gestione del demanio idrico; elaborazione delle linee guida per l’individuazione delle aree a rischio di siccità e crisi idriche;
  8. Definizione di criteri generali in materia di derivazioni di acqua, nonché svolgimento delle attività di competenza relative ai trasferimenti d’acqua che interessino il territorio di più regioni e più distretti idrografici e delle attività connesse al rilascio di concessioni di grandi derivazioni per i vari usi di competenza statale, derivazioni da fiumi internazionali e sovracanoni da bacini imbriferi montani, e definizione di indirizzi e criteri generali per la determinazione, da parte delle regioni, dei canoni di concessione per l’utenza di acqua pubblica;
  9. Formulazione di proposte, sentita la Conferenza Stato-Regioni, ai fini dell’adozione di indirizzi e criteri per lo svolgimento del servizio di polizia idraulica, di navigazione interna e per la realizzazione, gestione e manutenzione delle opere, degli impianti e la conservazione dei beni;
  10. Esercizio delle attività inerenti al passaggio dal demanio al patrimonio dello Stato dei relitti idraulici e loro pertinenze.

 

Divisione V – Uso sostenibile delle risorse idriche

Dirigente: Dott. Angiolo Martinelli

  1. Esercizio, nell’ambito delle competenze del Ministero, dei compiti di cui al decreto legislativo n. 65 del 2018, di attuazione della direttiva (UE) 2016/1148, in merito al settore fornitura e distribuzione di acqua potabile, in raccordo con l’Organo centrale di sicurezza;
  2. Ricognizione dello stato di attuazione del Servizio idrico integrato, monitoraggio delle situazioni di inadempimento anche al fine del superamento del contenzioso comunitario in materia di acque reflue, in coordinamento con la Divisione VI, e definizione degli obiettivi generali di qualità del servizio sul territorio nazionale e di qualità ambientale dei corpi idrici superficiali e sotterranei;
  3. Ricognizione dei fabbisogni finanziari per gli interventi nel settore del servizio idrico integrato, relativa istruttoria nonché predisposizione e successivo monitoraggio ed altre attività necessarie all’attuazione di protocolli di intesa, accordi quadro, accordi di programma, convenzioni attuative e di ogni altro strumento di programmazione negoziata;
  4. Individuazione dei criteri per la definizione del costo ambientale e del costo della risorsa per i vari settori d’impiego dell’acqua e definizione dei criteri per la determinazione della copertura dei costi relativi ai servizi idrici diversi dal servizio idrico integrato;
  5. Definizione di programmi, strategie, indirizzi generali e metodologie per il monitoraggio, il controllo, la tutela integrata quali-quantitativa e il ripristino dello stato di qualità delle acque superficiali e sotterranee anche in attuazione della direttiva 2000/60/CE e direttive ad essa correlate;
  6. Individuazione strategie ed azioni per la tutela delle aree che necessitano di specifiche misure di prevenzione dall’inquinamento e di ripristino della funzionalità degli ecosistemi acquatici e definizione di indicazioni e misure per la predisposizione dei relativi programmi d’azione da parte delle regioni;
  7. Individuazione di criteri ed indirizzi per la prevenzione ed il contrasto dell’inquinamento delle acque superficiali e sotterranee da sorgenti puntuali e diffuse; determinazione dei criteri metodologici generali per la formazione e l’aggiornamento dei catasti degli scarichi e organizzazione dei dati sullo scarico delle sostanze pericolose, definendo modalità tecniche generali, condizioni e limiti di utilizzo;
  8. Promozione del completamento dei sistemi di approvvigionamento idrico, di distribuzione, di fognatura, di collettamento, di depurazione e di riutilizzo delle acque reflue assicurando il coordinamento delle attività di raccolta, gestione e trasmissione dei dati relativi alle infrastrutture idriche, perseguendo la conformità agli standard comunitari;
  9. Attuazione delle attività inerenti alla protezione delle infrastrutture critiche da minacce fisiche e cibernetiche, nell'ambito delle competenze della direzione generale in materia di acque, anche a supporto della Direzione generale innovazione tecnologica e comunicazione (ITC).

 

Divisione VI – Sviluppo delle iniziative globali in materia di acque

Dirigente ad interim: Dott. Angiolo Martinelli

  1. Partecipazione ai tavoli tecnici internazionali e monitoraggio del diritto europeo e delle iniziative unionali sulle competenze della Direzione in tema di acqua, nonché delle convenzioni internazionali e dei programmi intergovernativi in materia di acque, in raccordo con la Direzione generale attività europea ed internazionale (AEI);
  2. Cura della normativa unionale in materia di acque nella fase ascendente e recepimento nella fase discendente, in raccordo con la Direzione generale attività europea ed internazionale (AEI);
  3. Partecipazione al Nucleo di valutazione degli atti dell’Unione europea (NUE) e gestione delle attività necessarie per prevenire e risolvere le procedure d’infrazione, nonché cura delle attività relative alle fasi di pre-contenzioso europeo in materia di acque, in raccordo con la Direzione generale attività europea ed internazionale (AEI);
  4. Partecipazione ai negoziati internazionali nelle materie di competenza, in raccordo con la Direzione generale attività europea ed internazionale (AEI);
  5. Attuazione degli accordi e trattati internazionali in materia di acque;
  6. Supporto tecnico per l’attuazione delle convenzioni internazionali, monitoraggio, partecipazione e seguiti in Italia alle attività internazionali in materia di desertificazione e acqua, e in particolare delle convenzioni internazionali e dei programmi intergovernativi in materia ivi incluso il Programma Idrologico Internazionale (IHP) dell’UNESCO;
  7. Monitoraggio dell’adempimento delle condizioni abilitanti relative alla spendita dei fondi europei in materia di acque.

 

Divisione VII - Bonifica dei Siti di Interesse Nazionale

Dirigente: Ing. Luciana Distaso 

  1. Definizione ed aggiornamento dei criteri generali per la caratterizzazione, l’analisi di rischio, la messa in sicurezza e la bonifica dei siti contaminati ai sensi della vigente normativa;
  2. Predisposizione dell’istruttoria tecnica necessaria per l’aggiornamento e la verifica del Piano straordinario per la bonifica e il recupero ambientale di aree industriali prioritarie, ivi comprese quelle ex estrattive minerarie;
  3. Programmazione, vigilanza, monitoraggio e controllo degli interventi relativi al “Programma Nazionale di Bonifica dei siti inquinati” di cui all’articolo 1 della legge 9 dicembre 1998, n. 426;
  4. Svolgimento delle funzioni tecniche e amministrative di cui all’articolo 252 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, in materia di caratterizzazione, analisi di rischio, messa in sicurezza e bonifica dei Siti di Interesse Nazionale (SIN);
  5. Predisposizione dell’istruttoria tecnica necessaria ai fini della perimetrazione e riperimetrazione dei Siti di Interesse Nazionale, sulla base dei criteri stabiliti dalla normativa vigente.
  6. Predisposizione dell’istruttoria tecnica necessaria all’attribuzione delle risorse per gli interventi di messa in sicurezza, bonifica e risanamento di aree ricomprese nei Siti di Interesse Nazionale;
  7. Attività istruttoria per l’emanazione dei decreti, delle linee guida, dei criteri, dei limiti e degli standard previsti dalla parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, limitatamente alla bonifica dei siti contaminati, nonché dei decreti attuativi previsti dalla vigente normativa di settore.

 

Divisione VIII - Programmi speciali di risanamento, siti orfani, amianto

Dirigente ad interim: Ing. Luciana Distaso

  1. Collaborazione con la Divisione VII per la definizione ed aggiornamento dei criteri generali per la caratterizzazione, l’analisi di rischio, la messa in sicurezza e la bonifica dei siti contaminati ai sensi della vigente normativa;
  2. Individuazione, ai sensi dei criteri definiti dalla normativa vigente, dei siti orfani e delle procedure tecniche ed amministrative per la messa in sicurezza, bonifica e risanamento delle aree ricadenti nel perimetro di tali siti;
  3. Programmazione, vigilanza, monitoraggio e controllo e ogni altra attività necessaria per l’attuazione dei programmi degli interventi in materia di bonifica dei siti orfani;
  4. Collaborazione con la Divisione VII per l’istruttoria tecnica necessaria per l’aggiornamento e la verifica del Programma nazionale di bonifica, del Piano straordinario per la bonifica e il recupero ambientale di aree industriali prioritarie, ivi comprese quelle ex estrattive minerarie;
  5. Svolgimento delle funzioni tecniche e amministrative di cui all’articolo 252 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, in materia di caratterizzazione, analisi di rischio, messa in sicurezza e bonifica dei siti orfani;
  6. Programmazione, vigilanza, monitoraggio e controllo degli interventi di bonifica in materia di amianto di cui al decreto ministeriale 18 marzo 2003, n. 101;
  7. Predisposizione dell’istruttoria tecnica necessaria all’attribuzione delle risorse per gli interventi di messa in sicurezza, bonifica e risanamento e per i siti contaminati da amianto;
  8. Partecipazione alle attività di normazione europea ed ai tavoli tecnici dell’Unione europea previsti dalle direttive di settore, in raccordo con la Direzione generale attività europea ed internazionale (AEI);
  9. Partecipazione al Nucleo di valutazione degli atti dell’Unione europea (NUE) e attività necessarie per prevenire e risolvere le procedure d’infrazione di competenza, in raccordo con la Direzione generale attività europea ed internazionale (AEI).

 

Divisione IX - Danno ambientale

Dirigente: Dott. Eugenio De Francesco

  1. Predisposizione dell’attività istruttoria, in collaborazione con le altre direzioni generali del Ministero, per la definizione dei criteri per l’uniforme esercizio delle azioni di risarcimento in materia di danno ambientale;
  2. Prevenzione e contrasto dei danni ambientali ed adozione di programmi di sistema di indagine e di contrasto a ecomafie in tutto il territorio nazionale, ed azioni di prevenzione del danno nelle ipotesi in cui sia rilevata una minaccia imminente, monitorando, anche in collaborazione con ISPRA, le misure di prevenzione e messa in sicurezza predisposte dagli operatori; cura dei rapporti con l’Avvocatura dello Stato e le autorità competenti in tema di prevenzione e contrasto del danno ambientale.
  3. Titolarità delle azioni risarcitorie in materia di danno ambientale di competenza ministeriale, nonché in relazione agli interventi di bonifica di competenza di altre amministrazioni, e definizione, in collaborazione con le altre Direzioni generali, dei criteri per la gestione del contenzioso in materia di danno ambientale.
  4. Cura dell’attività istruttoria per l’individuazione e la quantificazione del danno ambientale, con riferimento ai procedimenti di bonifica di interesse nazionale ai fini dell’azione di risarcimento e ripristino in sede civile e penale e dell’adozione di ordinanze per la riparazione, ai sensi della parte IV del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;
  5. Predisposizione delle relazioni relative ai ricorsi al Consiglio di Stato, al TAR e ai ricorsi straordinari al Presidente della Repubblica, nonché relative ai procedimenti civili e penali nei quali il Ministero è coinvolto per le materie del danno ambientale;
  6. Gestione dei contenziosi in tema di danno ambientale, monitoraggio sull’andamento delle azioni di risarcimento e ripristino in sede civile e penale, anche mediante l’adozione di ordinanze per la riparazione;
  7. Monitoraggio dell’attuazione delle misure riparative e del ripristino dello stato dei luoghi, anche in raccordo con le altre direzioni generali;
  8. Gestione delle azioni di rivalsa per il recupero dei costi nel caso in cui il responsabile del danno rimanga inerte o non sia individuato.

 


Ultimo aggiornamento 20.06.2023