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Monitoraggio successivo al rilascio dei chirotteri riabilitati: applicazione ai protocolli di recupero


Grazie ad attività di divulgazione e sensibilizzazione, negli ultimi anni, si assiste ad un crescente aumento di richieste di "pronto intervento" per il recupero sul territorio di animali selvatici feriti o ritenuti in difficoltà.

I protocolli relativi alla stabulazione e, in generale, alla gestione veterinaria della fauna selvatica sottoposta a riabilitazione sono ormai relativamente standardizzati. Tuttavia, poche indagini scientifiche hanno analizzato il destino dei soggetti riabilitati successivamente al rilascio, e relativamente ai Chirotteri tali informazioni sono del tutto assenti.

Il MATTM ha riconosciuto la necessità di colmare questo vuoto conoscitivo così da stabilire se le attività di recupero e riabilitazione possano essere considerate a pieno titolo efficaci operazioni di conservazione. E' stato pertanto finanziato un programma di ricerca, affidato all'Università Federico II di Napoli, il cui fine principale sarà quello di identificare gli aspetti salienti del comportamento post-rilascio di pipistrelli soccorsi e riabilitati. Ciò consentirà di migliorare i protocolli di recupero redigere specifiche linee guida sull'argomento.

 

 

Protocollo di intesa per la conservazione dei chirotteri in ambito urbano


Protocollo d'Intesa tra Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - Direzione Generale per la Protezione della Natura e Comune di Roma
 

Realizzazione di un centro per le attività di tutela, formazione e divulgazione sulla chirotterofauna in ambito urbano - Roma, Fao, 1 dicembre 2008 (pdf, 95 KB)

 


Ultimo aggiornamento 27.09.2013