Rifiuti: Carabinieri Forestali sequestrano rifiuti sanitari e scarico abusivo di reflui in una RSA del frusinate

Frosinone, 7 settembre 2020 - Nella giornata di ieri, gli uomini della Stazione Carabinieri di Frosinone e del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale (N.I.P.A.A.F.) del Gruppo Forestale di Frosinone hanno effettuato un controllo presso una RSA del frusinate. Alle verifiche della struttura hanno partecipato anche i tecnici A.R.P.A. e si è svolto alla presenza sia dei rappresentanti della direzione amministrativa della Struttura Sanitaria, che di Operatori Sanitari. Gli accertamenti hanno fatto emergere come la struttura sanitaria abbia gestito in modo illecito i rifiuti speciali prodotti nella normale attività di assistenza ai pazienti ricoverati. Non solo ma è stata anche accertata la presenza di uno scarico sul suolo le acque reflue provenienti dal depuratore a servizio della struttura stessa.

In particolare i Carabinieri verificando minuziosamente il sistema di gestione dei rifiuti adottato dalla Struttura, e ispezionando le strutture utilizzate, hanno riscontrato la presenza di rifiuti sanitari (quali cannule con probabile presenza di tracce ematiche, aghi, gazze sporche, indumenti monouso quali guanti e mascherine, pannoloni sporchi, una micro pipetta usata per test sierologici, etc.) mescolati nei rifiuti urbani. In sostanza la struttura, invece di smaltire tali rifiuti secondo la normativa di riferimento, li riponeva nei contenitori destinati ai rifiuti urbani. I controlli dei militari, che hanno posto sotto sequestro i rifiuti così rinvenuti, hanno impedito che i rifiuti fossero raccolti, trasportati e smaltiti nella normale raccolta dei rifiuti urbani, senza le necessarie precauzioni e tutele. La società che amministra e gestisce la struttura sanitaria controllata è stata segnalata all’Autorità Giudiziaria per il reato di gestione illecita dei rifiuti.

Inoltre è emerso che il depuratore delle acque reflue utilizzato dalla struttura sanitaria era stato dotato di una tubazione che bypassava una fase della depurazione delle acque, scaricando il refluo direttamente sul suolo subito all’esterno della proprietà della struttura. L’analisi della documentazione autorizzatoria ha evidenziato che questo scarico non era autorizzato, per cui i militari operanti hanno operato il sequestro giudiziario anche di tale tubazione, impedendo alla struttura di continuare a scaricare acque reflue direttamente sul suolo. I militari operanti, hanno segnalato la società che amministra la struttura anche per il reato di scarico non autorizzato di acque reflue sul suolo.

 

 

 

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Ultimo aggiornamento 07.09.2020