Napoli, 23 settembre 2020 – I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale di Napoli, nell’ambito delle attività di controllo predisposte dal Comando Tutela Ambientale, hanno effettuato un controllo presso un opificio del Comune di Striano. L’azienda oggetto del controllo era adibita ad impianto per il trattamento di zincatura, con vasche ad azione galvanica all’interno delle quali avviene la fase di lavaggio dei materiali trattati, che era collegata a una tubazione di troppo pieno che scaricava in un bacino fuori terra.
Durante le verifiche è stato accertato che le acque anziché essere trattate per essere riutilizzate nell’impianto di filtrazione presente, attraverso vari pozzetti intermedi, confluivano in una vasca imhoff posizionata all’esterno dell’impianto e successivamente si incanalavano nella pubblica fognatura che a sua volta sfociava nel bacino del fiume Sarno.
L’azienda, inoltre, presentava un deposito incontrollato di rifiuti speciali pericolosi (residui di vernici o sverniciatori) in parte su area scoperta non pavimentata e la trasudazione sul suolo di liquami provenienti dall’impianto di trattamento metalli (bagni galvanici) e numerose altre violazioni tra cui la non conformità dell’impianto di abbattimento delle emissioni in atmosfera, la mancanza di uscite di sicurezza e la presenza di pareti con infiltrazioni di muffe dannose per la salute dei lavoratori.
Pertanto l’intero opificio è stato sottoposto a sequestro penale, compresi i rifiuti speciali pericolosi nonché dello scarico non autorizzato.
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