Regi Lagni: controlli a tappeto dei carabinieri. Costa “Azione importante a tutela dei cittadini"

Roma, 6 feb. - Nel corso degli ultimi 2 mesi, sulla scorta dei positivi effetti determinati dalla campagna di controlli effettuati lungo il corso del fiume Sarno, è stata intrapresa dai Carabinieri del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari una analoga complessa campagna di controlli tesi a reprimere fenomeni di abbandono di rifiuti nonché di illeciti sversamenti da parte di imprese operanti nelle aree del Bacino Idrografico dei Regi Lagni.
L’attività di controllo che vede il coinvolgimento del Gruppo per la Tutela Ambientale di Napoli con i dipendenti Nuclei Operativi Ecologici di Napoli e Caserta e dei Gruppi Carabinieri Forestali di Napoli, Avellino, Caserta e Benevento si è sviluppata principalmente nelle seguenti attività:
a.   verifica del funzionamento degli impianti di depurazione e della qualità delle acque che vengono scaricate nel canale dei Regi Lagni;
b.   controllo dei principali impianti produttivi industriali ed aziende agricole-zootecniche potenzialmente impattanti sullo stato delle acque;
c.    controllo degli scarichi abusivi e sversamenti di rifiuti.

Complessivamente nel corso dei mesi di dicembre 2020 e gennaio 2021, i Carabinieri, nell’area del bacino idrografico del canale artificiale dei Regi Lagni (province di Napoli, Caserta, Benevento ed Avellino), hanno:
- controllato nr. 66 attività produttive ed effettuando nr. 9 sequestri, tra scarichi abusivi e aree di stoccaggio rifiuti;
- denunciato all’Autorità Giudiziaria nr. 29 persone;
- elevato nr. 21 sanzioni amministrative per un importo pari a circa 97.437 Euro.

«Questi dati dimostrano che l’incessante attività di monitoraggio e controllo del territorio sta producendo importanti risultati per l’ambiente e la salute dei cittadini – spiega il ministro dell’Ambiente Sergio Costa –. A nome anche di tutti i cittadini di queste aree, esprimo piena gratitudine ai carabinieri che quotidianamente mettono a rischio la propria incolumità nell’azione di contrasto agli ecocriminali».

I primi accertamenti condotti hanno permesso di constatare che le probabili cause di inquinamento possono essere ricondotte a:
- scarichi di reflui industriali effettuati illegalmente da aziende che approfittano anche  delle avverse condizioni meteo per evacuare i propri reflui;
- scarichi di aziende agricole-zootecniche che si disfano degli effluenti convogliandoli nei canali;
- scarico di reflui della rete fognaria, costituiti dal “troppo pieno” a servizio della rete stessa e/o addirittura da interi tronchi di rete fognaria non collettati ad alcun impianto di depurazione;
- abbandono incontrollato di rifiuti di ogni genere che vengono sversati sulle sponde ed all’interno del canale.

I dati in questione non rappresentano, peraltro, elementi di valutazione definitiva, in quanto le attività di controllo sono tuttora in corso e continueranno nel prossimo futuro.

 

I Regi Lagni sono frutto di un'opera di canalizzazione e bonifica idraulica avviata, durante il predominio spagnolo in Italia, dal viceré di Napoli Pedro Fernández de Castro nel 1610 e terminata nel 1616, sotto direzione dell'architetto Domenico Fontana, per porre fine ad un problema che da secoli attanagliava la Campania Felix: le frequenti inondazioni del fiume Clanio che tormentavano le popolazioni locali e impedivano lo sviluppo urbanistico sin dall'epoca pre - romana. Essi sono un reticolo di canali rettilinei, per lo più artificiali, il cui bacino si estende in un'area di 1095 km² in 99 comuni della città metropolitana di Napoli e delle province di Caserta, Avellino e Benevento, che dovrebbero raccogliere le acque piovane e sorgive, convogliandole dalla pianura a Nord di Napoli per oltre 56 km da San Vitaliano e Nola verso Marigliano, Acerra, Brusciano, Pomigliano d'Arco, Afragola, Giugliano in Campania e quindi al mare, tra la foce del Volturno e il Lago di Patria Campi Flegrei.
 


Ultimo aggiornamento 06.02.2021